Tra il 1923 e il 1925 si concludono i lavoro di sistemazione di banche, negozi, ristoranti, cinema e abitazioni che si affacciano sul Sentierone, progettati da Marcello Piacentini per il piano regolatore del centro direzionale di Città Bassa.

L’edificio con pianta a C su due piani, si pone a cerniera tra le piazze Dante Alighieri e Vittorio Veneto. Il prospetto su quest’ultima piazza ha un portico terreno che si raccorda con quelli degli edifici vicini e, all’angolo con viale Roma, la campata assume la forma di torretta, con balconi su due lati e copertura cilindrica. Al primo piano, in corrispondenza delle arcate sottostanti, si aprono finestre intervallate da semicolonne doriche che inquadrano lesene a candelabra.

Le facciate su piazza Dante e viale Roma mostrano il medesimo impaginato con aperture centinate al piano terra e architravate al piano superiore, dove è riproposto il partito decorativo delle semicolonne. L’asse centrale di questi fronti è evidenziato dal risalto del paramento lapideo, dal balcone e dalla terminazione triangolare.

D

Più sobri i prospetti interni verso la corte delimitata da un muretto con inferriate, sui quali le semicolonne si trasformano in lisce lesene. Il palazzo è rivestito con lastre di ceppo gentile, mentre le colonne del portico, le lesene decorate e i balconi sono in marmo di Zandobbio.

Notizie storiche

sentierone5Nella seduta del 19 dicembre 1916 il Comitato Centrale dell’istituto di credito delibera di acquistare dal Comune di Bergamo, al fine della costruzione di una filiale, un’area di circa 1.700 metri quadrati ubicata nel perimetro della vecchia Fiera, in angolo tra piazza Cavour (ora Vittorio Veneto) e viale Vittorio Emanuele (ora Roma), corrispondente al lotto indicato con la lettera D del piano regolatore dell’area predisposto dall’architetto Marcello Piacentini.

Viene quindi affidato l’incarico all’ingegnere Carlo Urbano di Milano di preparare la documentazione necessaria per l’acquisto e il progetto della nuova succursale. Nel febbraio 1917 si stipula l’atto di compravendita, nel quale è espressamente richiesto che il fabbricato deve attenersi “secondo le linee e la forma architettonica” al progetto di Piacentini, non esclusi i portici, e rientrare con l’altezza nel cono panoramico verso Città Alta. Mentre l’edificio è in costruzione, la banca apre una sede provvisoria poco distante, nei locali a lato del Caffè Nazionale. Ottenuta la concessione edilizia nel settembre 1918, i lavori vengono appaltati nel marzo 1920 all’impresa Giovanni Donati che li conclude due anni dopo.

Help us improve the translation for your language

You can change any text by clicking on (press Enter after changing)