A differenza di molti centri urbani, che negli anni Sessanta si sono trasformati in colate di cemento, il centro di Bergamo ha mantenuto e detiene ancora oggi quel gusto medioevale e rinascimentale che è mutato e si è evoluto senza però perdere quei dettagli architettonici che rendono la città di Bergamo una meta quotidiana ammirata e amata da turisti provenienti da tutto il mondo.
Dalla fine dell’Ottocento sino agli anni Settanta/Ottanta la città di Bergamo si è trasformata: la comparsa sempre più massiccia delle automobili, dei filobus, dei mezzi di trasporto pubblici, delle camminate sul Sentierone, dalla nascita dei quartieri popolari, delle cerimonie pubbliche sino ai cortei e gli spettacoli dedicati a grandi e piccini.
Sono cambiati i gusti, i costumi, i mezzi di trasporto ma ciò che rimane inalterato è la reale importanza del Centro Piacentiniano, vissuto dagli abitanti, ma anche dai turisti, come il cuore pulsante della città di Bergamo: un fondamentale crocevia, un luogo di passaggio, di vita, di shopping… Un luogo di condivisione.
Oggi a distanza di un secolo dalla sua costruzione, il Centro Piacentiniano è considerato un decisivo snodo economico e commerciale della città di Bergamo Bassa. Sul vecchio complesso della Fiera, a distanza di secoli, possiamo trovare la splendida piazza Vittorio Veneto, crocevia per migliaia di turisti e residenti ma anche la più nascosta e tranquilla Piazza Dante che può regalare una sosta relax immancabile. Oltre ad importanti sede bancarie, il Tribunale e la Camera di Commercio si può trovare inoltre la Torre dei Caduti e il Quadriprotico del Sentierone, per una pausa caffè o un momento di puro shopping!
«Rimasi lì incantato; era un lembo dell’Italia più bella, una delle molte piccole sorprese di godimento per cui vale la pena di viaggiare.»
(Citazione di Hermann Hesse su Bergamo)