Il Palazzo di Giustizia, progettato da Marcello Piacentini, in collaborazione con Ernesto Suardo, viene inaugurato nel 1927 da Vittorio Emuele III. Costruito in ceppo di Gre è decorato all’ingresso da due statue bronzee di Giuseppe Siccardi. I ritratti marmorei in facciata sono di Giuseppe Avogadri, la testa di Minerva sopra l’ingresso è di Eduardo Cattaneo.

L’edificio sorge isolato su quattro lati con il prospetto principale su piazza Dante e quello secondario su via Petrarca. Un volume quadrangolare, imponente, reso ancora più severo dal rivestimento in ceppo di Gré (lago d’Iseo).

Tutti i fronti presentano un alto zoccolo sul quale si impostano lisce lesene di ordine gigante che inquadrano due piani di finestre – quelle del piano rialzato con i contorni bugnati -, separate da una specchiatura ornata da un fiore. Sulla facciata verso la piazza questi elementi si ingentiliscono; le lesene mostrano un capitello più elaborato e i tondi floreali sono sostituiti dall’effige marmorea di sei giureconsulti bergamaschi opere di Giovanni Avogadri e Giovanni Manzoni.

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Al centro del prospetto, sottolineato da una maggiore monumentalità e altezza, si apre il portale d’ingresso. Anticipato da una scalinata bicroma, il portale è fiancheggiato da due statue in bronzo dello scultore Giuseppe Siccardi raffiguranti la “Legge” e il “Diritto”, ed è sormontato dal tondo con la testa di Minerva realizzato da Edmondo Cattaneo. Internamente gli uffici si dispongono attorno alla grande sala della Corte d’Assise, la cui parete di fondo ospita l’affresco di Giovanni Battista Galizzi dedicato al “Giudizio”.

Notizie storiche

ProcuraAlla fine del XIX secolo le pessime condizioni in cui versavano i locali del Tribunale di Bergamo, posto in Città Alta, rendevano assolutamente necessaria la costruzione di una nuova sede, essendo impossibile attuare lavori di miglioramento o ampliamento dell’esistente. Il 31 gennaio 1901 gli avvocati e procuratori della città elessero una commissione con l’incarico di avviare e seguire le pratiche per il trasferimento degli uffici nella città sul piano, dove già si trovavano il Municipio, la Prefettura, il Registro, l’Intendenza di Finanza e la Camera di Commercio. Solo con l’amministrazione Suardi, nel 1906, si individuò nell’area della Fiera – oggetto nello stesso anno di concorso nazionale per la sua riqualificazione -, il luogo adatto per la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia. Sarà l’architetto Marcello Piacentini che, subito dopo aver vinto la seconda tornata del predetto concorso predisporrà, nel luglio 1908, il progetto dell’edificio.Sul terreno, ceduto gratuitamente dal Comune nel 1916, tre imprese vincitrici di altrettanti appalti suddivisi per lotti (Egidio Gregis, Donati e Bardelli, Gmur & C.), costruiranno l’edificio, seguiti nel loro lavoro dall’ing. Ernesto Suardo, nominato dallo stesso Piacentini nel 1922, quale suo referente locale del cantiere.

A sei anni dalla posa della prima pietra avvenuta il 17 dicembre 1919, il nuovo Palazzo di Giustizia fu inaugurato, assente il progettista, l’1 novembre 1925.

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