Con il palazzo della Camera di Commercio, progettato da Luigi Angelini e realizzato in ceppo di Poltragno si chiude la piazza Dante. Le targhe decorative in facciata sono di Eduardo Cattaneo; i pannelli dipinti della sala del Consiglio Camerale sono di Giovanni Battista Galizzi.

Isolato su quattro lati, a chiudere verso oriente piazza Dante, secondo il piano elaborato da Marcello Piacentini per il nuovo centro cittadino, l’edificio si basa su un progetto dell’ingegnere bergamasco Luigi Angelini. Un parallelepipedo quadrangolare, di ispirazione rinascimentale, con corte centrale porticata che disimpegna gli ambienti disposti simmetricamente attorno ad essa.

Due gli ingressi, uno da piazza Dante – originariamente riservato agli inquilini del palazzo – e uno da Largo Belotti, dal quale entravano gli impiegati e il pubblico della Camera di Commercio, i cui uffici erano ubicati al primo piano. I prospetti, rivestiti al piano terra e nei cantonali da bugnato in ceppo di Poltragno, presentano una sequenza ritmica di aperture, quelle dei piani superiori con profilo a bugne sfalsate.

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Da questa uniformità emergono le due porzioni centrali con frontone terminale delle facciate est e ovest. Quest’ultima, in particolare, è enfatizzata dalla presenza di un grande balcone in marmo poggiante su mensole di matrice cinquecentesca, che inquadrano lastre decorative dello scultore Edmondo Cattaneo. La parte superiore della parete ospita una massiccia cornice a piani sovrapposti che racchiude un grande bassorilievo.

Notizie storiche

CameraCommercioRagioni di spazio spinsero nel 1921 il Consiglio Camerale all’acquisto dell’ultimo lotto disponibile sull’area dell’antica Fiera di S. Alessandro, quello a est di piazza Dante. La Presidenza della Camera di Commercio affidò gli studi della nuova sede agli ingegneri Luigi Angelini (per la parte architettonica e decorativa) e Paolo Magrini (per la parte tecnica).

I lavori di costruzione iniziarono nel maggio 1923 e si conclusero due anni dopo, nel pieno rispetto dei vincoli imposti dal comune che stabilivano il termine del cantiere entro cinque anni dalla data d’acquisto dell’area. Alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, l’edificio fu inaugurato ufficialmente il 1 novembre 1925.

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